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Qualche cenno storico


Quasi sempre, sulla quasi totalità delle razze canine, l'uomo è il protagonista delle risultanze morfologiche e caretteriali. Questo ha rappresentato sempre un limite per i cani e cioè, il migliore amico dell'uomo che comunque, in un certo senso ne è anche una sua creatura. Ma l'uomo si sa, non è perfetto, quindi in ogni singola razza canina da lui manipolata, gli scompensi funzionali o comunque genetici sono sempre saltati all'occhio.
 
Il Pastore dell' Asia Centrale non fa parte di questi, egli ha origini lontanissime che si perdono nella notte dei tempi, la sua tempra, il suo carattere e la sua maestosa fisicità l'ha temprata la natura ... e quest'ultima, a differenza dell'uomo, sa bene come fare!
 Sulle sue origini sono state scritte molte pagine di letteratura (che potete consultare anche nel nostro sito) ed è quindi impossibile per noi sintetizzarne l'essenza in un piccolo paragrafo.

Ci limitiamo a dire che ha più di 6000 anni di storia, che l'uomo spesso è dipeso da lui per la propria sopravvivenza e per quella della sua gente, e che lui, in tutti questi millenni, ha sempre accettato con coraggio di svolgere i suoi compiti di guardiano delle proprietà, di difensore delle greggi da tutti i terribili predatori degli sterminati territori dell'Asia centrale. Lupi, orsi, tigri, jene e tutto quello che si può incontrare nella natura selvaggia non ha mai rappresentato un problema per i pastori e gli abitanti dei villaggi che avevano con loro un piccolo branco di Pastori dell' Asia Centrale, ci pensavano i cani a combatterli e scacciarli.  Ha sopravvissuto a tutto, ha sopportato guerre e cataclismi di ogni genere con la dignità di un essere superiore, ora deve solo resistere all' uomo, o meglio, a quella parte di uomini (fortunatamente minima) che si credono più bravi della natura e che, commettendo errori imperdonabili, incrociano questo "dono di Dio" con altre razze allo scopo di "migliorarlo".
 
La natura stessa ce lo ha dato, noi dobbiamo solo essere così bravi da sapercelo meritare, lui, da parte sua, è perfetto ed è bellissimo, non possiamo migliorarlo... nessuno può, ce lo ha consegnato così madre natura!

IL CARATTERE

IL CARATTERE - Del Parco Di Guerra

             La pazienza innata, la sicurezza di se, la spiccata tendenza al senso di proprietà e la forte territorialità, fa di questo cane l'ideale per la guardia e la difesa della proprieta e della famiglia, infatti il suo compito fin dalle origini della sua comparsa è stato sempre quello di proteggere il bestiame dai lupi, orsi e ogni altro feroce predatore si potesse incontrare nei vasti territori comprendenti l' Asia centrale.
 
Questo tipo di impiego fece si che la selezione naturale risultò assai severa con il nostro Asia, restituendoci un cane forte ma mai inutilmente aggressivo, imponente ma rassicurante nel suo aspetto. Se sapremo meritarci la sua fiducia egli ci ripagherà diventando per noi il piu' fedele dei compagni di vita.

LA SCELTA DEL CUCCIOLO

LA SCELTA DEL CUCCIOLO - Del Parco Di Guerra

             Quando si decide di comprare un cucciolo di cane da Pastore dell' Asia Centrale, si presuppone che si possieda già qualche fondamento di conoscenza su questa razza... ma come facciamo a decidere quale è il nostro in mezzo ai suoi fratellini?
 
Certezze assolute non ne esistono, il consiglio migliore è quello di affidarsi all'allevatore, infatti un allevatore serio ci saprà consigliare il soggetto più adatto alle nostre esigenze, ad esempio, se vogliamo un cane che debba prevalentemente stare in famiglia con molti bambini e anziani, eviteremo di scegliere il "bulletto" della cucciolata e cioè, quello che rincorre e mordicchia tutti i suoi fratellini, infatti un caratterino molto "dominante" necessita di padroni con un po di esperienza che sappiano avere un po di polso.
 
Eviteremo accuratamente di comprare cuccioli che hanno i genitori "non visibili", che siano sprovvisti di regolare iscrizione all' ENCI, che non abbiano seguito un programma di vaccinazioni adeguato e che non abbiano un aspetto sano e giocoso.
 
Appena li si va a visitare essi devono avvicinarsi allegri e giocherelloni, questo è un segno evidente che l'allevatore ha impartito loro una buona socializzazione e che i piccoli "furfanti" non hanno tare caratteriali che potrebbero impedirne un buon inserimento nella loro nuova famiglia.
 
Non lasciamoci intenerire dal cucciolo che rimane in disparte intimidito e impaurito, simili atteggiamenti sono spesso preludio a difetti caratteriali gravi come la codardia o (peggio) la mordacità eccessiva dettata dalla paura, se l'errore lo abbiamo già commesso ci rivolgeremo ad un bravo addestratore, il quale ci aiuterà a correggere le devianze del carattere... in ogni caso è giusto prevenire ogni problema scegliendo con cura il nostro "compagno".

La grande bugia: Asia Centrale da lavoro e Asia Centrale da expo

La grande bugia: Asia Centrale da lavoro e Asia Centrale da expo - Del Parco Di Guerra

             Ci capita spesso di ricevere mail con la domanda: "Selezionate cani da esposizione oppure cani da lavoro?" Questa domanda va bene per moltissime razze canine, ma non per il Pastore dell'Asia Centrale. Un cane di questa razza che si rispetti è allo stesso tempo un incorruttibile guardiano, un ottimo compagno e un cane da poter sottoporre a giudizio.
 
E' offensivo, per un soggetto di questa razza, portarsi dietro l'etichetta di "cane da lavoro" o di "cane da show": esso deve essere entrambe le cose.
 
Per iniziare a capire veramente il Pastore dell'Asia Centrale, basterebbe avere un approccio da umili alunni e non da ridicoli professori. Purtroppo su questo cane si leggono da più parti teorie personali completamente sballate, presentate come teoremi scientifici. Esse sono frutto dell'ignoranza o, peggio ancora, dell'attaccamento ai propri preconcetti, a dispetto di studi e pubblicazioni di VERI ESPERTI.
 
Un asiatico non è soltanto 42 grossi denti che non perdonano, ma è soprattutto un animale di grande senso di adattamento con una sensibilità insospettabile, che sa decidere. Un buon soggetto di questa razza è quello sempre capace di valutare la situazione e di agire di conseguenza, sia nella vita di tutti i giorni (nel nostro giardino), sia nelle sporadiche uscite pubbliche (le expo della domenica).
 
La bellezza è un fattore relativo, ma voler far passare per "difetto" la correttezza morfologica dei migliori soggetti è la più grossa assurdità che si possa fare, perchè la morfologia va di pari passo con la funzionalità. Di certo le esposizioni e le trasferte per arrivarci sono spese, quindi per uno che possiede solo cani fuori tipo è facile nascondersi dietro le "linee da lavoro" e fuggire ogni confronto. Un Pastore dell´Asia Centrale è un guardiano coraggioso e responsabile, ma anche IMMENSAMENTE BELLO, armonico ed elegante. Questo è ciò che la Natura e la sua lunga storia come ausilio dell´uomo ci hanno affidato: dobbiamo cercare di esserne all´altezza, non di personalizzarlo!
 
Oggi siamo chiamati a concentrarci sulla distinzione tra linee di sangue pulite e linee di sangue "sporche". In particolare in alcune linee la presenza del San Bernardo, che non necessariamente si riflette in soggetti di grande taglia, è una triste realtà nota a molti (a quasi tutti gli allevatori). Una azione comune mirata si rende ormai necessaria per evitare che qualcuno, anche inconsapevolmente, possa effettuare incroci assolutamente deleteri. Questo capitolo fa appello a chi vuole veramente preservare le qualità di questa razza e soprattutto al senso di responsabilità degli organi preposti alla sua tutela, da cui ci aspettiamo un impegno concreto in questo senso.
 
Anche se alcuni allevatori stanno danneggiando anche questa razza, l´uomo non è ancora riuscito a rovinare un cane che esiste da sempre e che ha caratteristiche fissate da millenni. Dobbiamo augurarci ed agire in modo che non ci riesca mai.
 

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